Alla redazione possono prendere parte alunni che appartengono a qualsiasi classe e indirizzo della nostra scuola: siamo arrivati anche ad avere redazioni di 35 studenti! Ci riuniamo, di solito, un’ora la settimana in Biblioteca. Il giornalino è impaginato al computer (per lo più con il programma Adobe in design) da un alunno della redazione; negli anni se ne sono succeduti parecchi: non è un compito facile perché richiede competenze specialistiche e grande pazienza, ma ci siamo impegnati con grande cura perché anche questo ruolo fosse coperto all’interno della redazione stessa. Il progetto, nonostante le notevoli difficoltà, è riuscito a proseguire la sua attività anche nei recenti anni del Covid-19: nell’a.s. 2019/20 lavorando in parte online, nell’a.s. 2020/21 esclusivamente online, nell’a.s. 2021/22 tornando a lavorare in modalità ‘mista’. Nel corrente a.s. 2022/23 abbiamo ripreso regolarmente in presenza.
“Il Guglielmo” è nato nel 2005, come ho detto sopra su espressa richiesta rivolta al Dirigente scolastico (all’epoca il Prof. Mario Variati) da un gruppo di studenti. Personalmente (seguo il progetto dal suo inizio) ho sempre cercato di stimolare gli alunni della redazione alla ricerca del nuovo e del meglio, ma con attenzione, costante, al fatto che è il “loro” giornale, il giornale degli studenti, e quindi deve rappresentare i loro interessi e le loro idee. Questa esperienza li porta indubbiamente a incentivare la creatività, lo spirito critico, la capacità di lavorare in équipe, il senso di responsabilità, il saper far fronte ai compiti assunti nei tempi prescritti, ed anche un maggior spirito di appartenenza al proprio liceo. Il lavoro redazionale è andato sempre più perfezionandosi anche grazie alle opportunità che offrono le nuove tecnologie: i redattori scrivono, salvano su chiavetta, apportano le correzioni da me suggerite e insieme discusse, e poi inviano per posta elettronica ai caporedattori e allo studente che si occupa dell’impaginazione grafica. Una volta portata a termine quest’ultima, correggo più volte le bozze delle otto pagine e poi le inviamo, in pdf, alla casa tipografica e al collega Gianni Melegari, che lo pubblica nel sito della scuola. Negli anni abbiamo indubbiamente imparato a ottimizzare i tempi, sempre piuttosto stretti peraltro, ma restano fondamentali, per me che seguo con passione questo progetto dai suoi inizi, la forza e la autenticità della motivazione degli alunni.
Ci piace ricordare, infine, un riconoscimento pubblico del lavoro fatto: il 21 aprile 2016 – in occasione della tredicesima edizione del Concorso Nazionale “Fare il giornale nelle scuole” – siamo stati premiati, a Cesena, dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti come uno dei venti Giornali studenteschi migliori d’Italia.
Parma, gennaio 2023 Elisabetta Baruzzo